[ENG] QGIS reconstruction of the infamous "Binario 20bis", with news tables and animations
[ITA] Ricostruzione in QGIS del famigerato "Binario 20bis", con tabelle delle notizie e animazioni
Alcuni la definiscono come “la tratta peggiore d’Italia”, altri come “disagio ferroviario”, e sono soprattutto i pendolari a vivere ogni giorno tutte le peripezie che il treno offre ai propri viaggiatori.
Ma che cos’è in realtà il 20 Bis e perché è così famoso?
Il binario 20 Bis è il punto di partenza (o di arrivo) di una tratta ferroviaria che parte da Roma e termina a Campobasso (o viceversa) che attraversa il Lazio e il Molise (e un piccolo pezzo della Campania). Il viaggio completo dura circa 3 ore e copre una distanza totale di circa 200 km.
In questa tratta circolano solo treni regionali, in quanto la linea elettrificata non è mai stata completata.
Si parte da Roma e si viaggia costeggiando paesaggi di una bellezza spettacolare: gli acquedotti di Roma, il parco dell’Appia antica, gli scenari della grande bellezza che qui diventano un panorama da ammirare dai finestrini, con i colori e l’emozione di uno spettacolo unico al mondo. Poi, via via, il treno scende per allontanarsi dalla capitale, passando tra boschi, orti e vigneti, fino ad arrivare al capoluogo del Molise.
A primo impatto potrebbe sembrare un percorso come tutti gli altri, ma il 20 Bis nasconde una realtà a dir poco spiacevole, che solo chi è abituato a viaggiare su questa tratta conosce come le dita della propria mano:
“Cassino, l’Abbazia, i binari che, a poco a poco, diventano sempre più arditi, con gallerie e viadotti, segno di un’epoca che non c’è più: tra una stazione e l’altra si scorge l’Italia che c’era.
I caselli con i passaggi a livello non più sorvegliati, le stazioni chiuse e i capannoni abbandonati: si respira l’aria della dismissione di un patrimonio collettivo che è fatto non solo di infrastrutture materiali ma di relazioni e condivisioni [...]
Non c’è l’aria condizionata, non c’è il WI-FI e neppure la presa per ricaricare il cellulare: le comodità normali alle quali si è abituati sugli altri treni qui sono ancora un desiderio: l’aria è quella dei finestrini e il ruggito della motrice diventa la colonna sonora per affrontare il viaggio”.
Accade di tutto: dai ritardi colossali fino a treni cancellati; dalle segnalazioni di guasti e malfunzionamenti fino a treni spariti nel nulla e mai arrivati; dai treni fermi ore ed ore ai passaggi a livello fino ad autobus sostitutivi carenti o che non sempre raggiungono la propria destinazione.
Insomma, un vero e proprio delirio.
C’è anche chi tutti questi disagi li ha presi con filosofia, o meglio, con ironia: sono i protagonisti della pagina Facebook ispirata e dedicata proprio al 20 Bis: Il binario 20 bis.
Attiva da circa 4 anni, conta più di 12.000 fan, divenendo un punto di riferimento per chi viaggia in treno in Molise.
L'idea di base è quella di rappresentare e geolocalizzare il Binario 20 Bis attraverso l’ausilio di dati spaziali e vettoriali geografici a disposizione, raccogliere le notizie più rilevanti dalla pagina per organizzarle in tabelle e, dove possibile, realizzare animazioni sulle stesse.
Nello specifico, si è deciso di utilizzare il noto software open-source QGIS e, per le animazioni al suo interno, il plugin Time Manager.
- Nonostante fossero pronte da più di una settimana, @Alessio-DG ha aggiunto le tabelle delle notizie la mattina stessa dell'esame (gg).
- Marzo 2018, sulla tratta ferroviaria Anzio-Roma i treni sono in ritardo a causa di un cavallo sui binari. Non è successo sulla Roma-Campobasso, ma questa notizia piaceva a @pastafizia, quindi ne parliamo qui (link).